Attraverso la proposta di temi di lavoro mirati a guardarsi intorno, in casa, con occhi nuovi, con l’invito a vivere il lockdown non come una condanna ma come un’opportunità, i ragazzi sono stati stimolati a inventare nuovi strumenti di lavoro e a trovare materiali che avevano a casa, magari inusuali ma utili; hanno imparato l’economia dei materiali, a lungo predicata tra i banchi di scuola, e l’arte di arrangiarsi! Soprattutto però abbiamo messo in pratica quello che ciascun artista è chiamato a fare: offrire agli altri uno sguardo lucido, divergente sulla realtà; alzare “le antenne” per captare il movimento dello spirito comune all’umanità, come sosteneva Kandinsky, partendo dalle cose più semplici, da quelle a ciascuno più prossime.