Audiovisivo e Multimediale

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Introduzione

Il passaggio al nuovo ordinamento dei percorsi liceali, avvenuto nel 2010, ha portato all’istituzione di questo nuovo indirizzo. La proposta didattica della sezione di Audiovisivo e Multimediale è attenta nell’educare lo studente a una corretta ricezione dei contenuti audiovisivi e multimediali che investono gran parte della quotidianità, oggi sempre più digitalizzata e interconnessa con il mondo. “Fare arte” impone un inevitabile confronto e dialogo con “l’opera d’arte… e la sua riproducibilità tecnica”. La rivoluzione digitale ha offerto al grande pubblico la sensazione di un facile controllo degli strumenti creativi. Per questo, nell’orientare lo studente verso un percorso trasversale nell’utilizzo dei numerosi dispositivi, alla conoscenza del mezzo è indispensabile unire la consapevolezza del messaggio. In un mondo in cui l’immagine e la sua narrazione giocano un ruolo fondamentale nel dettare ritmi di vita e modi comportamentali, la televisione e la sua moderna concezione interattiva, il cinema e i suoi linguaggi, la fotografia, l’animazione e l’utilizzo di strumenti e dispositivi del mondo digitale, rappresentano, dal punto di vista dei possibili traguardi professionali, una opportunità importante.

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Laboratorio Audiovisivo
e Multimediale
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Laboratorio Audiovisivo
e Multimediale

Triennio

L’insegnamento della didattica legata alla multimedialità è distribuita nei tre anni di corso attraverso temi e approfondimenti offerti dalle discipline e dal laboratorio audiovisivo e multimediale. Partendo dalle basi della comunicazione e della percezione visiva, durante il terzo anno si affrontano le regole compositive, le tecniche fotografiche, i principi dell’animazione e l’utilizzo delle inquadrature con un approccio narrativo. Adattando un impianto produttivo cinematografico (pre produzione – produzione – post produzione), gli studenti vedono concretizzarsi la pratica della regia di prodotti audiovisivi “fiction”, acquisendo consapevolezza progettuale della propria creatività visiva e narrativa in funzione del linguaggio audiovisivo, anche grazie al supporto fornito dal costante confronto con la storia del Cinema. 
Nell’ultimo anno del corso, una maggiore autonomia produttiva permette agli allievi di concentrarsi sulla progettazione e sulla lavorazione di opere audiovisive con uno spirito critico più personale. Affinando le differenti tecniche di montaggio per tipologia di prodotto, vengono dunque realizzate opere “non fiction” e forme brevi della comunicazione, come spot, sigle, videoclip e interpretazioni audiovisive più personali, e viene approfondita la conoscenza della videoarte. 
Fondamentale diventa inoltre l’apprendimento delle tecniche comunicative e degli aspetti legislativi di cui tener conto nella divulgazione del proprio prodotto attraverso i canali di diffusione multimediale.

La progettazione

La progettazione di un’opera audiovisiva segue quasi sempre le fasi che caratterizzano la pre-produzione cinematografica. Lo storyconcept, il soggetto, la sceneggiatura sono tappe necessarie per la progettualità e per un approccio professionale. La pre-visualizzazione dell’elaborato attraverso lo storyboard, la scelta degli elementi visivi per definire il moodboard permettono allo studente di comprendere qual è la giusta metodologia da mettere in campo nella successiva fase di lavorazione del proprio prodotto. Non può esistere un percorso progettuale per l’audiovisivo senza che l’allievo sia in possesso degli strumenti necessari a identificare gli aspetti tecnici, comunicativi e narrativi del lavoro che intende realizzare. Per questo, la conoscenza del linguaggio audiovisivo, unita a quella dei periodi più significativi della storia del Cinema, costituisce un bagaglio culturale imprescindibile se si sceglie di raccontare per immagini.

Il laboratorio

Il laboratorio caratterizza quel momento della produzione audiovisiva in cui la creatività degli studenti prende forma e sostanza, nonostante si abbia a che fare con prodotti digitali e quindi immateriali, destinati esclusivamente alla vista e all’udito. 
Fisicamente, il laboratorio è strutturato prevalentemente su tre ambienti: un’aula destinata alla progettazione grafica cartacea e digitale, un ambiente – il teatro di posa – in cui vengono prodotte le immagini grazie alle attrezzature per la ripresa video-fotografica, e un’aula – la sala di montaggio – in cui le immagini vengono elaborate e finalizzate con i più moderni software di fotoritocco, grafica, animazione digitale, compositing e videoediting. Una quarta sala è lo studio di registrazione sonora, adeguatamente insonorizzata per garantire agli studenti di realizzare al meglio il voice over e il doppiaggio dei propri elaborati.

Attrezzature

Nel teatro di posa sono presenti diversi fondali, tra cui uno per il green screen grazie al quale gli studenti possono realizzare scenografie virtuali o effetti speciali, un parco luci con illuminatori a incandescenza, fluorescenti e led portatili con dimmer per regolare l’intensità e la temperatura colore, due soft box per lo still life, pannelli riflettenti, supporti e stabilizzatori – alcuni tra i più performanti – per effettuare al meglio i movimenti della macchina da presa. Nello stesso spazio è presente una postazione per l’animazione in stop motion, con la possibilità di utilizzare i software specifici come dragon frame e stop motion studio. Le workstations dedicate alla postproduzione hanno tutti i programmi del pacchetto Adobe dedicati all’offerta multimediale che oggi possono essere richiesti a un operatore della comunicazione audiovisiva.

Elaborati

Dopo aver affinato la grammatica delle immagini dal punto di vista compositivo e comunicativo, e dopo aver sperimentato le pratiche della regia nei set di ripresa, grazie a delle esercitazioni pratiche, gli allievi del corso possono realizzare in autonomia o in troupe un ampio ventaglio di contenuti audiovisivi: filmati di animazione per differenti possibilità di utilizzo, cortometraggi, rielaborazioni fotografiche, video promozionali in forma breve come spot pubblicitari, trailer, booktrailer, sigle per eventi o programmi televisivi, oltre a filmati di tipo documentaristico o giornalistico con interviste. Gli studenti possono produrre infine elaborati grafici e proposte contenutistiche a scopo narrativo, per diffondere la comunicazione destinata ai social media.

Progetti e concorsi

Oltre alla produzione di gran parte del materiale audiovisivo che promuove il Liceo, negli ultimi anni le classi dell’indirizzo hanno partecipato a numerosi progetti e concorsi destinati alla video produzione. 
Nel 2017 il documentario del progetto “Mani che Parlano” è stato presentato alla 2^ Biennale dei Licei Artistici. Nello stesso anno uno studente del V anno ha vinto il premio nazionale Eleanor Worthington. 
Nel 2018 una classe V si è classificata al 2° posto del concorso nazionale “Scacco al bullo” e una classe III si è classificata prima alla competizione “COREPLA per l’ambiente”. 
Nel 2019 sono arrivate due menzioni speciali per “I viaggi dell’immaginario” e, nel 2020, il video di presentazione del progetto in gara per il concorso “Premio scuola digitale”, realizzato da una classe IV – in collaborazione con l’indirizzo Architettura e Ambiente – ha vinto la fase provinciale e poi quella regionale, classificandosi al 5° posto nella finale nazionale. 
Dal 2019 l’indirizzo segue sia la realizzazione delle scenografie multimediali per “Il corpo è la parola”, un progetto di laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di spettacoli, sia le proiezioni per la sfilata di fine anno curata dall’indirizzo di Design Moda.

Dopo la maturità

Terminato il percorso di studi, gli studenti diplomati nella sezione si possono iscrivere a qualunque facoltà universitaria o specializzarsi presso l’Accademia di Belle Arti, il Centro Sperimentale per il Cinema, il DAMS o lo IULM. I profili professionali legati all’indirizzo sono: fotografo, filmmaker, operatore di ripresa, fonico, elaboratore di immagini digitali, webmaster o digital media specialist (una figura dalle competenze trasversali nel mondo del digitale e dei new media).

Domande Frequenti

Nostro figlio dovrebbe avere un pc per lavorare anche da casa?
Non è obbligatorio ma sarebbe una scelta saggia.

Occorre acquistare dei software specifici?
La scuola può rilasciare a un prezzo ragionevole (35 euro) le licenze annuali aggiornate del pacchetto completo Adobe per il montaggio, il fotoritocco, la grafica e l’animazione. Le stesse con cui si lavora a scuola.

Occorre acquistare una macchina fotografica e attrezzatura professionale?
Non è necessario, per poter lavorare a casa è sufficiente un dispositivo qualsiasi che sia in grado di fare foto e video.

Occorre acquistare la tavoletta grafica?
Non è indispensabile, la scuola possiede un numero sufficiente di tavolette per far lavorare in modo indipendente anche gli alunni di classi numerose.

L’alternanza scuola-lavoro propone delle esperienze valide anche rimanendo in provincia?
Anche se in zona è difficile fare esperienza nel settore del cinetelevisivo, ci sono comunque moltissime realtà che lavorano nel campo della comunicazione.