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Remember me – importante è ricordarsene

Includere, dal latino in claudĕre, inserire, introdurre all’interno di …
In questo senso, oggi, il termine “inclusione”, nella scuola, definisce una prassi finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, e, facen- do leva sul valore aggiunto delle differenze, alla promozione dello sviluppo del potenziale di ciascuno.
L’esperienza proposta dalla classe 3^ F del Liceo Artistico “G. Cantalamessa” si caratterizza per un ribaltamento della prospettiva inclusiva, con l’obiettivo di condurci nel mondo dell’altro da sé, per accedere al suo universo e cercare di sintonizzarsi con lui. A differenza di quanto solitamente accade, e cioè coinvol- gere il compagno “diverso” nel lavoro della classe, l’insegnante ha impostato l’intero progetto sulla visione dell’elemento naturale espressa da quell’alunno speciale, riuscendo così a gettare attraverso l’arte un ponte tra lui e gli altri, in una dinamica interattiva di condivisione di significati ed emozioni che dall’ela- borazione dell’idea conducono all’azione creatrice.
Angelina De Maria

“Remember me – importante è ricordarsene” è un progetto che nasce all’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 con gli studenti della classe 3° F dell’ indirizzo design dei metalli, ed è il frutto di una riflessione attenta sulla natura dell’ogget- to d’arte e sull’importanza dell’inclusione scolastica.
Il gioiello è un prodotto artistico che ha valore a prescindere dal materiale con il quale viene creato, è l’espressione concreta e tangibile di chi lo immagina e lo crea, è frutto del tempo, della sensibilità e della dedizione dell’artista che lo realizza.
Ogni opera d’arte può essere così considerata come un lascito, un dono verso l’altro che conserva e custodisce ogni aspetto del processo creativo, offrendo la possibilità di condividere il proprio sguardo sul mondo.
Questa idea di visione condivisa conduce alla percezione del punto di vista dell’altro come risorsa, come opportunità che consente di scoprire nuovi modi di interpretazione del reale.
Allo stesso modo, ritengo che il porsi dalla parte dell’altro, negli occhi e nella mente di chi vive svantaggiato, sia il necessario punto di partenza per ogni tipo di inclusione. L’intera collezione, qui in mostra, ne è la testimonianza, documenta infatti un approccio differente ed unico, per il suo genere, verso l’inclusione scolastica. Prende forma e si sviluppa interamente basandosi sul- la rielaborazione grafica di un elemento naturale realizzato da uno studente affetto da autismo, ma che diventa il riferimento principale nella produzione di gruppo per l’impostazione delle linee guida dell’intero progetto. E ciò ad esemplare testimonianza di come lo svantaggio, anziché essere emendato con la normalizzazione, possa diventare invece un punto di vista originale, al quale tentare di avvicinarsi e dal quale partire, come in questo caso, per la creazione di oggetti dalle forme inattese, inusuali e sorprendenti.
Marco Cingolani